Al termine di ogni annata bisogna tirare le somme, capire ciò che si è fatto e come lo si è fatto…
E’ stato un anno per me molto particolare, fatto di molti cambiamenti, di persone nuove e di tristi arrivederci. La “ex” Prima Divisione maschile, neopromossa in Serie D, ha conquistato una nuova promozione in Serie C, ottenendo per ora discreti risultati nella categoria. Un arrivederci al gruppo dei maschietti del 2003, che dopo 3 anni di percorso fatto assieme era giusto che intraprendessero una strada differente. Due nuovi gruppi, il ritorno al femminile, con le ragazze del 2003 e del 2007/2008. Come già detto, molte cose diverse, ma tante soddisfazioni. Ciò che non è cambiato è tutto ciò che c’è dietro, una grande famiglia che lavora affinché centinaia e centinaia di giovani possano crescere con sani principi divertendosi. A questa società sono personalmente grato, per la possibilità che mi dà di poter vivere in prima persona ed essere coprotagonista dei sorrisi di quei ragazzi, dai più piccoli di 6 anni del minivolley ai più grandi della Serie C. Ringrazio Davide e tutti i dirigenti di questa società, e ringrazio mia mamma, che con pazienza mi aiuta nella mia crescita e mi sopporta e supporta nei miei momenti più fragili, nonostante le sue difficoltà.
E’ difficile dire cosa potrei aspettarmi dal 2018. Quest’anno ho visto e vissuto tante cose. Ho visto in ogni gruppo che ho seguito la voglia di crescere, di superare i propri limiti, di darsi nuovi obiettivi, nuovi traguardi da raggiungere, potenzialmente lontanissimi, ma raggiungibili col lavoro. Ho visto passione, amore per questo sport, sudore, sacrifici per un qualcosa che va oltre alla gioia personale, collaborare ed esser parte integrante della felicità delle persone attorno a me e che con me e come me provano a migliorarsi. Ho visto la volontà di esser parte di un qualcosa, di esser parte di un gruppo, nelle difficoltà dell’andarsi incontro e risollevarsi dopo le sconfitte e nelle gioie delle vittorie. Ho visto sacrificio, voglia e disponibilità di cambiare la propria mentalità per adattarsi a persone nuove e situazioni nuove. Ho visto risultati, e trovo sia riduttivo parlare di risultati sportivi; i risultati che più mi han reso felice sono quelli umani delle persone che ho incontrato in questo percorso.
Posso ritenermi felice, umanamente e sportivamente parlando, di questo anno. Spesso si dice che il ruolo dell’allenatore sia difficile, io sono convinto che tutto sta nel come si affronta questo ruolo. Io credo che il ruolo dell’atleta sia difficile. L’atleta è colui che suda in palestra, quello che deve impegnarsi per poter correggere un movimento magari naturale, magari consolidato. L’atleta è colui che deve aver fiducia in ciò che gli viene detto, magari spesso andando in contrasto con delle proprie idee. L’atleta è colui che sacrifica parte del suo tempo per dedicarlo a te, al gruppo. Noi allenatori infondo tiriamo solo dei fili, diamo delle idee, ma il corpo a sudare non è il nostro, la mente che elabora per apprendere le idee di un’altra persona e accettare le sue scelte nemmeno, quindi sfido chiunque a dire che il nostro sia un ruolo più difficile di quello delle persone che si mettono a disposizione per noi…
Io posso ritenermi felice, perché ho incontrato nel mio cammino atleti speciali, persone speciali, e parlo di ogni atleta che seguo, dai più piccoli ai più grandi, che hanno avuto fiducia in me e in ciò che gli ho detto, che stanno lavorando per porsi nuovi traguardi, che ogni allenamento alzano l’asticella.
E’ difficile dire cosa potrei aspettarmi dal 2018. E’ difficile perché non mi pongo limiti, è difficile perché come durante una partita sono convinto che si debba pensare pallone dopo pallone, guardando sempre il successivo, allo stesso sono convinto che si debba pensare partita dopo partita, guardando sempre la successiva, dimenticandosi ciò che è successo prima. Io, guardando a domani, non so dove possano arrivare questi gruppi, ma ringrazio ogni elemento che ne fa parte, da oltre i 100 atleti con cui ho avuto la fortuna di lavorare quest’anno, a tutti i miei collaboratori, ai colleghi allenatori, ai dirigenti.
Io sono ciò che mi state facendo diventare, e sono fiero di apprendere ogni giorno da ognuno di voi.
Grazie per questo favoloso 2017, Grazie Volley San Paolo.
Il Coach, Paolone.